Il 5 gennaio, per la Società civile di Ferno, è una data importante. In quel giorno ricorre infatti l’anniversario dell’eccidio dei Cinque martiri, avvenuto nel 1945 per mano dei tedeschi che in quegli anni occupavano anche l’Italia.
Con il trascorrere del tempo però, tutti i ricordi, anche quelli più vivi e truci come questo, tendono a sbiadire e ad essere dimenticati per tanti motivi, talvolta sono sostituiti con altro che sposta il significato su piani diversi e più adatti ad un uso strumentale.
La Cooperativa San Martino però, negli anni, ha sempre ricordato, anche se in modi diversi, tale ricorrenza e anche in questo inizio 2024 lo ha fatto con uno spettacolo teatrale la sera di venerdì 5 gennaio ad opera di Marco Rinaldi che ha ripercorso quel periodo storico con il racconto delle storie di quattro partigiani liguri che idealmente possono essere considerate parallele a quelle dei cinque partigiani fernese commemorati.
Oggi dunque, dopo i decenni trascorsi da quella triste data, occorre mantenere viva la memoria di quei fatti anche e soprattutto alle giovani generazioni, attualizzandola alla contemporaneità e proteggendola dagli attacchi di coloro che, dai moderni balconi virtuali reali, vorrebbero svuotarla se non cancellarla dalla memoria collettiva.
Se questa storia ci racconta di fatti tristi e insieme crudeli, a noi e a tutta la Società civile, è affidato il compito di mantenere sempre alta la guardia contro possibili minacce alla libertà personale e collettiva che ancora oggi, in maniera subdola o manifesta, provengono da esponenti e simpatizzanti di quella ideologia del cui partito politico, anche la nostra Costituzione repubblicana, vieta espressamente la sua riorganizzazione.
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